Il Dott. Gabriele Campochiaro, ortopedico del gruppo Spallaonline.it, racconta un caso clinico che conferma l’efficacia della terapia combinata infiltrazioni di cortisone, peptidi di collagene e fisioterapia, in un paziente di 47 anni con epicondilite laterale, comunemente nota come “gomito del tennista”.
Il caso clinico
P.R., un lavoratore manuale di 47 anni, si è presentato alla nostra osservazione lamentando un dolore persistente al gomito destro, iniziato circa due mesi prima. Il dolore, inizialmente sopportabile, si era intensificato nelle ultime due settimane, diventando insopportabile anche di notte. P.R. descriveva una notevole difficoltà nello svolgere le sue mansioni lavorative e persino le attività quotidiane più semplici, come sollevare una bottiglia d’acqua. L’epicondilite laterale, una patologia comune dovuta a sovraccarico funzionale, colpisce i tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio all’epicondilo laterale, la sporgenza ossea esterna del gomito. I sintomi tipici includono dolore localizzato, dolore alla palpazione, dolore durante i movimenti del polso e della mano, e debolezza della presa.
Durante la visita, P.R. mostrava dolore vivo alla palpazione dell’epicondilo laterale, esacerbato dall’estensione forzata del polso. I test utilizzati per diagnosticare l’epicondilite, sono risultati positivi e l’ecografia – che gli ortopedici di Spallaonline effettuano durante la visita – ha confermato la diagnosi, evidenziando una tendinosi dei tendini epicondiloidei con microcalcificazioni. A questo punto, ho proposto a P.R. un trattamento innovativo: infiltrazioni di peptidi di collagene, una sostanza che favorisce la ricostruzione delle fibre dei tessuti danneggiati. “L’epicondilite non è solo un’infiammazione, ma un processo degenerativo dei tendini” – spiega il Dott. Campochiaro -. “Infiltrazioni ecoguidate con peptidi di collagene, dopo una prima infiltrazione di cortisone, può aiutare a riparare le fibre tendinee danneggiate e ridurre il rischio di recidive”.
Il trattamento di P.R. è consistito in un ciclo di infiltrazioni ecoguidate, iniziando con una infiltrazione intra articolare di cortisone intrarticolare per ridurre il dolore e preparare il terreno per l’azione dei peptidi di collagene. A seguire, tre infiltrazioni di peptidi di collagene peritendinee, a intervalli di 15 giorni, per stimolare la riparazione dei tendini. Il tutto è stato combinato con un protocollo di fisioterapia, che includeva sedute di elettrostimolazione ad alto campo magnetico (FEMS) per ridurre l’edema osseo, terapia manuale fasciale e stretching tendineo. Un aspetto cruciale del percorso riabilitativo è stata la valutazione, insieme al fisioterapista, dei gesti ripetitivi che avevano causato la patologia, per individuare strategie di modifica. Al termine del trattamento, P.R. ha riportato una completa risoluzione dei sintomi, tornando alle sue normali attività lavorative e quotidiane. Gli è stata consigliata una infiltrazione di mantenimento con collagene a sei mesi di distanza. Oggi, P.R. è tornato al lavoro, senza dolore e senza timore di recidive, grazie a un trattamento innovativo che ha rigenerato i suoi tendini.