Traumi di spalla: cosa fare se il dolore persiste?


Le spalle possono essere soggette a lesioni e traumi durante la pratica sportiva. Cadute accidentali, scontri con altri giocatori o movimenti errati possono causare lesioni che talvolta non manifestano immediatamente sintomi significativi. Tuttavia, il persistere del dolore è un segnale di avvertimento da non sottovalutare. 

Per approfondire l’argomento, parliamo con il dottor Davide Aliani, ortopedico specialista nel dolore di spalla di Spallaonline.

Quali sono i traumi di spalla più comuni nello sport?

Le lesioni alla spalla durante la pratica sportiva possono variare in base all’età dello sportivo e alla natura dell’incidente. Dopo i 60 anni, ad esempio, le lesioni coinvolgono spesso i tendini della cuffia dei rotatori, con un rischio aumentato di rottura tendinea, mentre nei giovani sono più comuni le lussazioni, le fratture dell’omero e della clavicola, e le lussazioni acromion-claveari. È importante considerare che queste lesioni possono compromettere la ripresa delle attività lavorative e sportive.

Fratture della spalla

Le fratture della spalla più frequenti nello sport includono la frattura prossimale dell’omero, cioè la frattura della parte dell’osso omerale più vicina alla spalla, la frattura del trochite omerale e quella della clavicola. Queste fratture sono spesso causate da collisioni ad alto impatto, come gli scontri con altri giocatori. I segni di frattura scomposta possono essere subito molto evidenti, mentre possono passare inosservati i segni delle fratture composte.

Lussazioni e Sublussazioni della Spalla

Le lussazioni e sublussazioni anteriore gleno-omerale, e le lussazioni acromion-claveari sono comuni durante le cadute con il braccio disteso in avanti. Questi traumi, in caso di lussazione, possono causare un’incapacità quasi totale di muovere il braccio. A seconda del tipo di trauma ad alta o bassa intensità, la lussazione può provocare danni ai legamenti gleno-omerali, all’osso o ai tendini.  La sublussazione può essere meno evidente rispetto alla lussazione, ma va comunque trattata con attenzione.

Lesioni della cuffia e rottura dei tendini

In alcuni casi, una lesione della cuffia dei rotatori con rottura di un tendine da caduta o contatto può causare dolore senza limitazioni di forza o movimento, nota come limitazione funzionale della spalla. Tuttavia, se non trattate tempestivamente, queste lesioni possono compromettere gravemente la funzionalità della spalla nel tempo.

Lesioni gravi e sintomi lievi sono un campanello d’allarme?

Considerare un incidente sportivo che coinvolge la spalla come una semplice botta è un grave errore. Le fratture parzialmente scomposte del trochite omerale o le rotture parziali dei tendini della cuffia dei rotatori possono non essere evidenti perché compensate da una struttura muscolare tonica dello sportivo e, quindi, non presentare immediati sintomi dolorosi. Inoltre, il dolore potrebbe temporaneamente attenuarsi con ghiaccio e anti-infiammatori, inducendo lo sportivo a pensare che il problema si sia risolto. Tuttavia, in alcuni casi, le complicazioni possono emergere nel tempo, limitando drasticamente il movimento della spalla.

Infine, la comparsa di un ematoma nella zona del trauma non va ignorata, poiché potrebbe indicare una frattura composta dell’estremità prossimale dell’omero.

Cosa fare se il dolore persiste?

Dopo un trauma ad alta energia alla spalla è fondamentale non sottovalutare la situazione e recarsi al pronto soccorso traumatologico dove verrà effettuata una radiografia e/o una TAC in caso di frattura complessa. In caso di trauma a bassa energia si raccomanda di non tornare immediatamente a praticare sport, senza aver prima valutato attentamente la gravità del danno attraverso un consulto  da parte di  uno specialista della spalla per escludere lesioni più gravi. Durante la visita, l’ortopedico del gruppo spallaonline valuta la situazione attraverso esame clinico e ecografia della spalla comparata con la spalla controlaterale sana. In particolare, l’esame ecografico durante la visita ortopedica permette di visualizzare e quantificare fratture composte o scomposte, sublussazioni o avvenute lussazioni e lesioni tendinee  della cuffia dei rotatori. Nel caso di lussazione gleno-omerale, dopo aver eseguito in pronto soccorso le manovre di riduzione e una radiografia di controllo per verificare eventuali fratture, il braccio viene immobilizzato con un tutore per circa 20–30 giorni. È importante che lo sportivo con avvenuta lussazione si rivolga in tempi brevi  a uno specialista meglio entro un mese dalla lussazione. Se possibile eseguire una RMN ad alto campo entro 10-15 giorni in modo da utilizzare il versamento/ematoma presente nell’articolazione per eseguire a un esame sovrapponibile all’Artro-RMN che  prevede invece introduzione da parte del radiologo di mezzo di contrasto. Le lesioni, anche quelle lievi o apparentemente non compromettenti per la funzionalità della spalla, se trascurate e non trattate tempestivamente, possono evolversi nel tempo, richiedendo, in molti casi, l’intervento chirurgico.

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